Storie di ciclismo (e di ciclocross) Pugliese. Tommaso Sardella. Un campione di Fasano.


STORIE DI CICLISMO PUGLIESE:  Fasano di Puglia. Un Comune che ha fatto la storia del ciclismo nella Provincia di Brindisi. Articolo dedicato al campione TOMMASO SARDELLA.

Capitolo 7

Nell'immediato dopoguerra, il ciclismo, quello agonistico, era agli albori e forse le imprese ciclistiche di Gino Bartali che con la sua vittoria al Tour de France nel 1948 ,riuscì a placare e sedare "moti politici e sommosse" e successivamente con le imprese, sempre al Tour di Coppi e Bartali nel 1949, esaltò le fantasie di molti giovani che vollero emulare questi  campioni, iniziano ad inforcare la bici e cimentarsi nelle gare. In Provincia di Brindisi a quei tempi c'era una sola società ciclistica,nata dalla passione sportiva di un medico, il dott.ARIANI di Cisternino, il quale reclutò i migliori ciclisti della zona e formò un squadra competitiva per gareggiare in Puglia, dove, sia a Lecce,Taranto e Bari,ma anche a Foggia i ciclisti si cimentavano già numerosi nelle varie gare organizzate dagli appassionati locali. A Cerignola (Fg) un nome  emerse su tutti: Michele Caggiani, un fortissimo ciclista che era maturato in Lombardia ed era tornato in Puglia. A Lecce c'erano Giuseppe Tarantini, Francesco Tatrantini,De Cicco,Sozzi,Pasca, mentre a Bari,vera provincia cardine del ciclismo c'erano i vari Nunzio Fracchiolla,Giuseppe Ranieri,Giuseppe Tocci, Michele Paparella, Ritucci. A Taranto c'erano i Marangiolo. Successivamente altri nomi vennero alla ribalta: Chieco,Guarino,Luciani,Mari,Onofrio Sardella,Giuseppe Abbrescia,i fratelli Gesuito,Giuseppe De Feudis,Logoluso,d'Attolico, Francesco Altamura,Nicola Albergo, il foggiano di Sannicandro Garganico Mario Giagnorio e tanti altri. A  Cisternino (in provincia di Brindisi) due atleti emersero più di altri: Luigi Canepa  un "nordico" che risiedeva a Brindisi ed era l'dolo dei tifosi (personalmente io, vedendo una gara in circuito a Brindisi,dove appunto vinse Gino Canepa in volata, ero ancora quindicenne, il primo maggio 1952 e  seguendo le fasi della corsa, ebbi la "folgorazione". Fu in quel giorno che decisi di diventare un corridore ciclista.) L'altro campione era Tommaso SARDELLA di Fasano, un forte atleta, grintoso, che non mollava mai le ruote ed era anche dotato di uno spunto veloce. Questa premessa appunto, è stata fatta per far conoscere agli appassionati del ciclismo (soprattutto ai fasanesi..) le gesta sportive di un vero atleta, puro e leale, che dava tutto ,il massimo per raggiungere i risultati alla sua portata. Incredibilmente partecipò anche ad un Giro di Puglia a tappe, da solo,senza assistenza ne' auto al seguito,come indipendente, portandolo a termine, mentre le squadre in corsa avevano le macchine al seguito e l'assistenza necessaria. Erano tempi eroici, riservati ai "giganti della strada" come furono definiti dall'avv. Giuseppe Ambrosini (autore del manuale ciclistico "Prendi la bicicletta e vai"), direttore sportivo, direttore di corsa e giornalista al seguito del Giro d'Italia. Personalmente ho conosciuto Tommaso Sardella quando correva con la Libertas L.Vinci di Fasano, poiché il mio "allenatore" Gino Canepa mi aveva indirizzato a tesserarmi proprio con la società fasanese che seguiva i giovani emergenti. Fu proprio Tommaso che mi fece avere una bici "nuova", regalatami dal Presidente Sandrino Grassi, dopo la mia vittoria al campionato regionale cat.Esordienti a Bari. Era una "IDEOR", che allora andava per la maggiore,fabbricata da una ditta di Novi Ligure, poiché, documentando le vittorie ,si aveva diritto ad un premio in danaro moltiplicato per i km. della gara. Anche Tommaso aveva una bicicletta Ideor, ma ne aveva diverse, poiché era il titolare di un negozio di Cicli. Mi sono "intromesso" nella storia proprio perché volevo testimoniare che ho conosciuto Tommaso e gareggiato insieme a lui nel ciclocross che allora era "open" cioè aperto a tutte le categorie. Sardella vinse un campionato regionale di ciclocross nel 1954 e la gara si disputo' a Fasano. Una gara mostruosamente dura: da Fasano,dopo qualche km. di salita  con pendenze ripide sullo sterrato, si proseguiva "a piedi, bici in spalla" per svariati chilometri ,sempre in salita, percorrendo una mulattiera pietrosa sino ad "approdare sulla Selva di Fasano (Monte S.Donato) a circa 500 metri di altitudine. Il percorso era di una ventina di km. circa ed a giro unico! Era il vero pionierismo del ciclocross! Tommaso Sardella staccò tutti e vinse per distacco conquistando il titolo regionale di Campione Pugliese di Ciclocross.
Io arrivai ottavo, primo della cat.allievi. L'anno successivo ancora Fasano ospitò il Campionato regionale di ciclocross e qui mi ripeto brevemente, dopo il precedente articolo scritto su MTB online, mi preparai con impegno alla gara e non mollai la ruota di Sardella, unico corridore in gara che riusciva a rimanere in sella senza mettere il piede a terra su una salita sterrata e pietrosa con una pendenza superiore al 20% ed anch'io, allora diciassettenne, riuscii a salire a "cavallo" con una opportuna modifica apportata in precedenza alla bici: Pedivelle allungate a mm190 e rapportino agile. Però tale assetto mi penalizzava nella volata ed io "abusai" chiudendo il mio compagno di squadra e "capitano" vincendo la volata ed il titolo.(Scusa Tommaso..perdonami,ero un ragazzo.) Ricordo altre gare insieme a Tommaso: La scalata Fasano-Selva (vinta da Tommaso) mentre io vinsi nella mia categoria allievi) e la cronometro sulla Selva.
Inoltre partecipammo insieme anche a riunioni su pista al velodromo "Lello Simeone" di Barletta e ricordo che Tommaso vinse l'inseguimento a coppie con il fratello Franco. Io vinsi invece nella velocità allievi.
Le foto che accompagnano questo articolo illustrano fasi di gare, vittorie di Sardella e nella foto a tre, al centro figura Cesare Fanigliulo, anch'egli fasanese, velocista-pistard con la bici "senza freni". In conclusione,la storia dei ciclisti fasanesi è proseguita con la pol.Cicloclub Fasano e la squadra di oltre cento ciclisti che vinse il titolo a squadre nazionale di Cicloturismo. Ma non è ancora finita. In seguito parleremo di una grande campione del ciclocross, nato dalla pol.Libertas, VITO DI TANO ,vincitore per ben due volte del titolo di campione del mondo! (Icaro Milocco)c

Commenti

  1. Grazie , mi piacerebbe leggere di più. Ho fatto una gara con di Tano, lui dilettante , io allievo , anni ... 73 credo. Michele Barile

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  2. Ho letto il vostro articolo con mio padre intimo amico dei vari ciclisti pugliesi ,ma avete dimenticato che su Foggia il principale atleta di fama nazionale era Pasquale Francavilla, campione Italiano della Cesare Picca di Bari capeggiata dal direttore sportivo Nunzio Fracchiolla ,mio padre leggendo i nomi dei suoi rivali dell'epoca si e ricordato dei vari nomi e vorrebbe incontrarli ,Pasca ,Tocci Giuseppe, Fanelli , Gesuito e fratello ,Nicola Albergo ecc ecc ,vi lascio il recapito telefonico di mio padre che nonostante i suoi 82 anni fa mediamente 60 chilometri in bicicletta: tel. 3471701746 , aspetto vostre notizie e vi ringrazio anticipatamente

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