Easy Ryder: in moto sino a Viareggio per i Campionati Nazionali

1961: Mister Italia si sarebbe svolto in agosto a Viareggio al “Casinò Municipale”; Ebbene io ed altri tre allievi della mia palestra ci preparammo per la grande avventura: andare in “Vespa” sino a Viareggio, sostando a tappe in campeggio in tenda! Fu una bella esperienza attraversare l’Italia in Vespa; del resto io ero abituato a battere la strada come ciclista! Tutto lo staff organizzativo ci accolse calorosamente e Ricciardi ci riservò un servizio fotografico insieme agli altri atleti della palestra Ricciardi di Roma diretta da Vessicchio, Torrisi, Salata, Eugeni, Gianvenuti, e noi della Ricciardi di Brindisi:Milocco, Spinelli,Gigante,Maio. La sorpresa arrivò con il numero di settembre della rivista Cultura Fisica: eravamo in copertina! La gara vide in lotta nelle varie categorie i campioni dell’epoca:Luigi Lodi,Mario Salata, Pietro Torrisi ,Giuseppe Eugeni e Icaro Milocco (secondo nelle alte taglie).Vinse inaspettatamente Salata sui favoriti Torrisi e Lodi. La rivalità si accese (come tra Coppi e Bartali) specialmente tra le palestre Ricciardi di Roma e Brindisi.

1962: il Mister Italia si disputò ancora a Viareggio e questa volta prevalse il bolognese Luigi Lodi della palestra Atlas su Torrisi, mentre io giunsi ancora secondo battuto da Torrisi.

1963: Apollo d’Italia a Brindisi al palazzo dello sport; finalmente mi presi la rivincita su Torrisi e vinsi il titolo! Anche qui ci furono degli strascichi polemici da parte di Vessicchio,(non dallo sportivissimo Torrisi che accettò il verdetto) con articoli e lamentele sulla rivista C.F. Per farla breve Ricciardi indisse un “referendum” tra i lettori di Cultura Fisica  con voto di preferenza tra Milocco e Torrisi; ebbene, nonostante Roma fosse...un po’ più grande e popolata di Brindisi, rivinsi nettamente per la seconda volta ed il commento giornalistico su C.F. titolava: Fu vera gloria. Comunque erano divertenti e simpatiche rivalità che destavano l’interesse degli appassionati dei muscoli, inoltre onestamente (e sportivamente) debbo ammettere che Torrisi era un grande campione, possente ed erculeo, mentre io ero plastico e sapevo posare con maestria. Prima di presentarmi alle gare,curavo attentamente la mia rutine di pose che eseguivo in sequenza, al tempo una rarità, poichè gli atleti  eseguivano le pose con contrazioni muscolari, senza la sequenza che “legava” la plasticità dei movimenti.

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